PROBLEMI E METODI PER UNA RICOSTRUZIONE STORICA:
IL CASO DI FRANCESCO D'ASSISI
A cura di: Mario Della Penna
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Lezione 5

Le fonti biografiche

Con la canonizzazione inizia anche la fortuna storiografica. Francesco diventa un personaggio di cui si cerca di ricostruire la vicenda biografica. Se ne interessano non solo autori francescani, ma anche cronisti esterni all'ordine: ad esempio Matteo Paris (1) dedica una parte della sua Chronica alla diffusione dei francescani in Inghilterra inserendovi anche una breve biografia di Francesco. Secondo la consuetudine del tempo Gregorio IX, nel momento in cui Francesco venne canonizzato, fece redigere una biografia. Egli incaricò, tra il 1228 e il 1229, Tommaso da Celano, un francescano abruzzese, di redigere la prima biografia ufficiale. Questo è il primo tentativo di scrivere e raccogliere in modo organico una serie di testimonianze su Francesco e reinterpretare in maniera agiografica. Riportiamo qui per intero il testo del Prologo:

Per ordine del glorioso signor papa Gregorio, mi sono accinto a narrarne diligentemente gli atti e la vita del beatissimo padre nostro Francesco. ho cercato di farlo con ordine e devozione, scegliendo sempre come maestra e guida la verità. Ma poichè nessuno può ritenere a memoria tutte le opere e gli insegnamenti di lui, mi sono limitato a trascrivere con fedeltà almeno quelle cose che io stesso ho raccolto dalla sua viva voce o appreso dal racconto di testimoni provati e sinceri, stendendone nel miglior modo che mi è stato possibile, sebbene tanto inferiore al merito del soggetto. Potessi davvero essere degno discepolo di colui che evitò costantemente il linguaggio ufficiale e gli ornamenti della retorica! Ho diviso in tre parti e in vari capitoli il materiale raccolto, allo scopo di non creare confusione tra episodi di tempi diversi, nè dubbio circa la loro verità.

La prima parte segue l'ordine cronologico, e tratta soprattutto della purezza della sua vita, delle sue virtù esemplari e dei suoi salutari insegnamenti. Vi sono inseriti anche alcuni miracoli, tra i tanti che Dio si degnò compiere per mezzo di lui in vita.

La seconda narra gli avvenimenti del penultimo anno della sua vita fino alla sua beata morte.

La terza infine raccoglie molti miracoli operati in terra dal Santo, ma molti più ne tace, da quando egli regna glorioso con Cristo in cielo.

Descrive pure il culto di venerazione, di onore e di lode che papa Gregorio, felicemente regnante, e tutti i cardinali di santa Chiesa romana gli tributarono, quando decisero di iscriverlo nel catalogo dei Santi. (2)

Tommaso da Celano nel Prologo parla apertamente del committente del testo che sta per scrivere: questi è papa Gregorio che commissiona la biografia, quasi a voler inaugurare quella politica papale che si interesserà del personaggio Francesco nei decenni successivi. Va notato come il biografo sottolinei che quanto da lui viene riportato rispetta la verità storica, (scegliendo sempre come maestra e guida la verità). A sostegno di tale affermazione si richiama a quanto lui stesso ha sentito dalla viva voce di Francesco e dalle affermazioni da lui raccolte dalla voce di testimoni provati e sinceri. L'autore afferma di voler rispettare l'ordine cronologico. Di fatto tale ordine è seguito, ma solo nella parte iniziale della biografia, soltanto in linea di massima e comunque riorganizzando gli avvenimenti immediatamente successivi all'incontro con Innocenzo III (1210) non si interessa più dell'ordine cronologico, ma segue una logica di racconto che lo costringe frequentemente ad avvertire il lettore che intende riprendere il susseguirsi degli avvenimenti che aveva abbandonato nella sua esposizione. Un certo ordine cronologico viene ripreso, come l'autore stesso avverte nel prologo, nella seconda parte dell'opera, in cui si narrano gli avvenimenti dal penultimo anno della sua vita fino alla sua beata morte. Questa biografia fu la fonte a cui si attinse più spesso per la redazione di nuovi scritti relativi a Francesco poichè veniva letta nelle assemblee dei frati, era d'obbligo che ogni convento ne possedesse una copia fino a quando, nel 1266 (3), il Capitolo generale di Parigi ne deliberò la sua distruzione, per dare spazio alla nuova biografia redatta dal ministro generale Bonaventura da Bagnorea.


(1) Matteo PARIS, Chronica maiora, in Rerum britannicarum medii Aevi scriptores, 57, Londra 1872-73, t.III, pp.131-143; FF. pp.1947-1955

(2)I Cel., 1-2, pp.3-4; FF, pp. 409-410

(3)Michael BIHL, Statuta Generalia ordinis edita in Capitulis Generalibus celebratis Narbonae an. 1260, Assisii an. 1279 atque Parisiis an. 1292, in Archivum Franciscanum Historicum 34 (1941), 13-94, 284-358


Theorèin - Luglio 2004