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Voce narrante: Mario Della Penna
Il romanzo che precede di poco il suicidio dell'autore - contrappone il presente al passato in un confronto con la natura, impassibile al trascorrere del tempo. L'ambiente è quello delle Langhe, la parte del Piemonte meridionale cui Pavese è rimasto legato dall'infanzia. Ne è protagonista un emigrante che, tornato dall'America, percorre dopo molti anni le vie del paese dove è vissuto da ragazzo, si inoltra nelle campagne e scopre che intorno a sè tutto è cambiato, tranne il paesaggio e Nuto, un vecchio amico con il quale parla volentieri del passato. Nella sua mente tornano le immagini di un tempo, i primi amori, le prime esperienze di vita, ma intanto altri avvenimenti intervengono, non ricordi, ma cieca follia del presente, nuovi falò che non sono più i fuochi accesi dai contadini, ma incendi provocati dall'ira o dalla disperazione. Tutti i personaggi e i fatti del romanzo hanno un diverso ma completo significato, sono la testimonianza di un sentimento fortissimo fatto di amore ma, per usare un'espressione di Saba, di doloroso amore. Pavese ha dato fondo in queste pagine a tutte le sue risorse, ha notato ogni più segreta reminescenza o gesto, ha lavorato con spaventosa felicità sui personaggi e lo stile, ha fatto il possibile per "chiudere" consapevolmente il suo lavoro di scrittore. |
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Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
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Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
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