LE PROBLEMATICHE DELLA COMUNICAZIONE TELEVISIVA
Ricerche, analisi, proposte e commenti
A cura di: Antonio Zimarino
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Lezione 3

SONDAGGIO: Gli italiani e la TV [1]

 

In queste pagine analizzeremo e commenteremo il più recente sondaggio realizzato su queste tematiche.

Questo ci permetterà di fare una serie di considerazioni sulle attuali comportamenti degli italiani riguardo la televisione, anche perché il sondaggio è attendibile in quanto è stato condotto attraverso una tecnica di indagine più complessa rispetto a quelle che si utilizzano nei rapidi sondaggi che talvolta appaiono sulle varie riviste. 

I commenti che seguono i dati del sondaggio (segnati dallo sfondo grigio), intendono innanzitutto rilevare quanto la tecnica del sondaggio in se stessa possa avere dei limiti, in quanto nelle domande si danno per scontati dei presupposti che sono in realtà, tutti da dimostrare.

Questo accade perché i sondaggi debbono fare delle semplificazioni di fondo per poter porre i loro quesiti di fondo.

In secondo luogo, un sondaggio riflette unicamente una opinione generalizzata riguardo certi argomenti e una serie di idee diffuse che non derivano spesso da atteggiamenti razionalmente motivati. 

In più, l'utilità del sondaggio si limita alla constatazione dello stato delle cose e non ha quindi valore propositivo: per queste ragioni si è ritenuto necessario fornirlo di un commento basato su una bibliografia critica più ampia.

LA TELEVISIONE NELLA SUA FUNZIONE SOCIALE

1.1 LA TV E' SOLITUDINE O AGGREGAZIONE?

 

Il 94% degli intervistati dichiara che la Tv fa compagnia
il 6% dichiara di provare davanti ad essa un senso di solitudine.
Si guarda quindi la Tv per combattere la solitudine, ma anche per divertirsi insieme ad altri, soprattutto nel caso di trasmissioni sportive, eventi speciali e concerti.
7 intervistati su 10 dichiarano che di solito, seguono questo genere di trasmissioni con una parte o con tutta la famiglia, o con amici, parenti e conoscenti.

Ne possiamo arguire che l'uso della televisione è legato ad esigenze di socializzazione ma che il media tenta di sostituirsi alla normale socializzazione offrendone un surrogato ( la Tv fa compagnia ... ). 

Insomma, se si avesse compagnia e vera amicizia, non sarebbe necessario mettersi di fronte al televisore.

L'asserzione secondo cui la Tv può essere strumento di aggregazione è completamente fuorviante e inesatta: proviamo a valutare quanti sono i momenti in cui la Tv favorirebbe l'aggregazione: 

Quanti "eventi" televisivi ci sono in una settimana di palinsesto su tutte le reti maggiori, che si guardano in compagnia ?

Per capire quanto sia irrilevante il ruolo di "socializzatore" dell'apparecchio e delle trasmissioni televisive facciamo una ipotesi: in una settimana le reti nazionali maggiori (7) che trasmettono 24 h su 24, trasmettono un totale di 1.176 ore di programmi, ovvero, quante ne trasmette una sola Tv in 49 giorni.

Supponiamo che ci sia un "evento" per sera, diverso su ciascuna rete, della durata di 3 h. (Il che renderebbe già assurdo parlare di "eventi" perché gli eventi sono di per se, fatti eccezionali)

Secondo la nostra ipotesi, gli "eventi" televisivi ipotizzati coprirebbero 147 h settimanali, ovvero, 6,12 giorni di trasmissione. 

Ne avremo che solo 1/8 dell'intere ore di programmazione favorisce la socializzazione ... ma la nostra era una ipotesi assurda all'eccesso!

Certamente la Tv non può essere un efficace elemento di aggregazione, almeno come comunemente inteso, e ciò conferma i dati del primo sondaggio e rende praticamente inutile quello del secondo.

2) Quando le capita di vedere la Tv da solo, le fa compagnia o prova un senso di solitudine ?

...fa compagnia -la maggioranza è al di sopra dei 60 anni - ritengono anche che essa ispira divertimento, fiducia e interesse Gli anziani dichiarano che per loro la Tv suggerisce, almeno illusoriamente la partecipazione

94%

-per il 50% dei giovani intervistati nel campione la Tv è un aiuto contro la solitudine
...ispira solitudine -sono diffidenti verso di essa, indifferenti e annoiati anche dalla stessa Tv

6%

-per il 50 % dei giovani intervistati nel campione la Tv non aiuta contro la solitudine e la amplifica

Anche questa domanda è abbastanza fuorviante per capire la sostanza dei problemi della comunicazione di massa infatti espressa in questo modo, da per scontato che si preferisca in ogni caso, passare i momenti di solitudine guardando la Tv cioè che il proprio tempo libero sia occupato dalla televisione; il soggetto a cui viene rivolta la domanda, per dare una risposta deve richiamare a se tutte le occasioni in cui si è trovato a guardare la Tv da solo, che magari nel corso della sua esperienza, sono rarissime. Sarebbe stato più esatto chiedere: come si preferisce passare il proprio tempo libero in casa oppure: tra la compagnia di persone e quella della Tv,cosa preferisce?

Dal punto di vista degli operatori televisivi che hanno commissionato il sondaggio, non è posta minimamente in dubbio la questione se sia giusto o meno che la Tv sia così come oggi è nelle abitudini degli italiani e nella sua gestione.

Si tende a studiare come la società si modifica di fronte alla Tv, ma non si ha il coraggio né la voglia di progettare criticamente come la Tv dovrebbe porsi nei confronti della società. Essa perché c'é, funziona; perché economicamente interessa , opera; ma non è assolutamente sottoposta ad alcun tipo di ridefinizione etica e morale come invece normalmente lo possono essere tutte le altre agenzie di socializzazione: ad esempio: il funzionamento di associazioni sportive, politiche o religiose, nascono invece dalle diverse visioni etiche e la loro attività è guidata dalla loro visione della società.

La Tv invece, che è il mezzo di comunicazione sociale più pervasivo e potente, pare un territorio dove non possano esistere leggi e progetti, e questo accade coscientemente negli operatori dei mezzi di comunicazione, proprio perché leggi e progetti impedirebbero la diffusione di quei modelli comportamentali che interessano fortemente i sistemi produttivi e politici.

Domanda: quanti altri campi esistono nella nostra società dove fa scandalo persino concepire una autoregolamentazione o un progetto etico chiaro? Scopriremo forse con sorpresa che sono tutti quelli legati alla logica del consumare.

 

Guarda la Tv da solo

28% dei giovani fino a 29 anni

9% dai 30 ai 39

14% dai 40 ai 49

Altri dati interessanti per conoscere il rapporto con la Tv nella nostra società

16% dai 50 ai 59

33% dai 60 e oltre

escluso il 10% che dichiara di non vederla mai o quasi mai

Questo dato fa riflettere su quali sono le "fasce di solitudine" notevoli della nostra società: quelle più deboli e socialmente meno inserite.

 

In quali momenti della giornata guarda la Tv ? (Più risposte possibili)

16% - Mattino

41% - Pranzo

28% - Pomeriggio

83% - Sera

escluso il 10% che dichiara di non vederla mai o quasi mai

 


[1] (Pubblicato sul RadioCorriere TV tra l'ottobre e il novembre 1995) - Tutti i dati si riferiscono al 90 % degli intervistati, perché c'é un 10% che dichiara di non vedere mai o quasi mai la Tv.


Theorèin - Anno 2003